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LILITH E IL POPOLO EBREO NELL' ANTICHITA'

Continua il nostro cammino di conoscenza di Lilith, la Dea Oscura, la parte ombra, nel corso della storia.

Dopo la demonizzazione babilonese, la figura di Lilith venne volutamente diffamata dal popolo ebraico.

Siamo all'incirca tra il VII e il VI sec. a.c. quando l'élite religiosa del popolo ebraico, viene esiliata a Babilonia in tre momenti successivi.

Qui le donne avevano la consuetudine di pregare Anath, Dea della fertilità, che consentiva la promiscuità prenuziale.

Naturalmente questa libertà sessuale delle donne ebree non piaceva agli uomini perché queste non erano sottomesse e non mettevano come loro priorità gli interessi degli uomini, della famiglia e della società ma i propri; così le denunciarono come seguaci di pratiche malvagie e innaturali e come seguaci di Lilith, anch'essa etichettata come spirito malvagio.

Gli uomini in questa fase di esilio, avevano ancor di più la necessità di far sopravvivere la loro popolazione e la loro virilità e mascolinità, che veniva dimostrata con la capacità di procreazione, necessaria per la loro sopravvivenza.

Lilith era la minaccia a questa loro supremazia virile perché rappresentava la donna libera sessualmente, che esercitava il controllo sulla gravidanza e sulla crescita dei bambini.

Con il tempo, il culto della Grande Dea di cui Lilith era parte, fu pian piano represso fino a creare una nuova religione monoteista che adorava un unico e solo Dio Padre.

E fu così che la pura libertà di espressione dell'essere donna fu assolutamente castrata.

E' proprio per questo motivo che nel nostro tema di nascita Lilith assume così tanta importanza:a seconda della posizione che occupa nel tema, lei urla, si ribella, si oppone a tutto ciò che ingiustamente non le permette di essere, manifestando tutta la rabbia repressa da secoli e millenni.


Io mi sono resa conto dell'esistenza di Lilith e dell'importanza della sua figura quando facendo una lettura del mio tema natale, grazie ad una bravissima astrologa, ho potuto constatare che la sua congiunzione all'ascendente ha condizionato tutta la mia vita.

Per anni ho fatto analisi ed ho attribuito tutta quella rabbia che provavo alla relazione con mia madre e mio padre fino a quel giorno in cui, facendo questa scoperta, mi ha risuonato tantissimo....questo si che spiegava tante cose e soprattutto mi faceva comprendere quanto la mia lotta fosse in larga parte dovuta al bisogno di emergere secondo e seguendo la mia vera natura di donna libera, senza dover sempre lottare per questo.

Approfondendo lo studio della sua figura a livello mitologico e astrologico ho provato un maggior senso di pace perché ora tutto aveva un senso e soprattutto avevo la possibilità, come ho accennato in altri miei post, di trasformarla in bianca e di riappacificarla.

Naturalmente questo vale anche per gli uomini: Lilith è presente anche dentro di loro anche se, a mio avviso, oggi fanno ancora tanta tanta fatica a riconoscerla, sentirla ed accettarla, prigionieri della cultura patriarcale che tarpa il loro lato femminile ed il loro "sentire".

Aiutiamoli ed aiutiamoci a liberarci e a concederci di vivere una vita piena e libera.

"...e quindi uscimmo a riveder le stelle..." Dante, Divina Commedia, Inferno.

Liana

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