Siamo arrivati all'ultima casa dello zodiaco, la XII. E' il settore che ci collega a ciò che non si vede, a tutto ciò in cui abbiamo fede anche se non lo vediamo. E' il sentire profondo, la connessione al divino, la quantità enorme e senza confini del nostro sentire empatico, la capacità di connetterci al nostro mondo inconscio sconosciuto.
Ha a che fare con i nemici occulti che non vediamo perché nascosti dentro di noi. E' la casa associata all'aldilà perché chiusura del ciclo della vita e abbandono del corpo di materia e allo stesso tempo la vita embrionale che inizia la gestazione di un nuovo viaggio con la gravidanza.
E' l'isolamento delle carceri o degli ospedali psichiatrici o delle problematiche psicologiche che ci imprigionano e isolano. E' la confusione e la capacità di vedere che mostra un velo e non permette lo stato di coscienza della realtà.
Tutto ciò che ha a che fare con il mondo del sentire è vicino alle capacità percettive del femminile.
Un settore complesso e difficile. Avere Lilith in questa posizione crea una profonda rabbia verso l'energia del femminile attuato verso gli altri o subito.
Può essere presente nella propria vita l'esperienza di una madre invadente che non lascia liberi di esprimersi e confonde le percezioni.
Ci può essere la tendenza a ricercare esperienze umilianti che ricordano il dolore profondo già provato.
Lilith in questo settore richiede forte un lavoro di consapevolezza del proprio lato femminile, della propria energia creativa, riscoprendo la gioia di vivere che aiuta a guarire e purificare.
E' tornare in contatto con la fonte prima d'amore dalla quale tutti proveniamo.
E' una Lilith molto difficile che crea angoscia e paura ma che una volta integrata porta ad avere e mostrare grandi poteri connessione psichici.
“....e quindi uscimmo a riveder le stelle...”
Liana Celesti – Astrologa Karmico/evolutiva
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