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SOSPESI NEL VUOTO TRA PESCI E ARIETE

14Marzo

Ieri parlavo di Lilith, del suo lavoro e della spinta che ci da, e darà ancor di più con Urano, di liberazione e mi sono trovata, senza rendermene conto, a fare i conti con un punto della mia vita sul quale sto lavorando ed sul quale ero convinta di aver già fatto il necessario e invece....


Invece mi sono resa conto che qualcosa ancora doveva essere portato a termine.


Un'esplosione di dolore e rabbia su una situazione antica familiare, già analizzata, mi ha fatto rendere conto di quanto profonda essa fosse e che aveva ancora bisogno di un lavoro attento sopra.


Tutto è partito dalla scena di un film....una scena dolorosa e triste come ne capitano tante nel cinema eppure questa ha smosso dentro qualcosa di potente, la rabbia del femminile represso dal maschile che, nella storia della mia famiglia e spesso anche nel mondo, è stato avallato e alimentato da un femminile non consapevole che per indolenza non ha fatto i passi evolutivi necessari, senza mai assumersi la responsabilità della “lotta” di liberazione, rimanendo nel limbo dormiente dell'ignoranza (non conoscenza).


Nessuno sforzo, nessun tentativo, nessun barlume di speranza... . Oggi ringrazio anche questo da parte di queste persone della famiglia perché così facendo hanno stimolato in me la mia Lilith che da sempre ha fatto battaglie sante per ingiustizia, mancanza d'ascolto e di riconoscimento, portandomi a vivere la liberazione.


Rimane però il dolore di vedere questa indolenza che non aiuta se stessi ne gli altri membri della famiglia a vivere pienamente, perché siamo tutti legati e responsabili l'un per l'altro dei cambiamenti che avvengono nella nostra cerchia.


Dante li chiamava Ignavi. Cito da fonte Treccani in Rete:


“Nella Divina Commedia di Dante....

L'azione del canto III si svolge, prima davanti alla porta dell'inferno, quindi nell'anti-inferno ed infine sulla riva dell'Acheronte. In questo girone sono puniti gli ignavi, cioè coloro che nella vita non si schierarono mai e che quindi che non ebbero mai il coraggio delle proprie idee e non presero mai posizione...

La loro pena è quella di correre dietro a un'insegna, punti da mosconi e vespe, e il loro sangue è raccolto a terra da numerosissimi vermi. Inoltre, per la legge del contrappasso, poiché non furono attivi in vita, ora, sono costretti a correre ininterrottamente.....”.


 Dante era un iniziato, si sa, e attraverso questa opera ha voluto diffondere una sapienza solo “per chi ha occhi per vedere”..


Tutto questo lavorio ha coinciso con l'osservazione di un passaggio curioso e interessante di oggi, il giorno dopo aver scritto e vissuto ciò.


Per alcune ore della giornata odierna, in una fascia centrale, Mercurio a 8°22' in Ariete e Venere a 3°22' in Pesci rimangono sospesi nel vuoto....senza avere nessun dialogo con altri membri e attori del Cosmo.


La particolarità più grande è che accade oggi, in linea con un processo di trasformazione e un intento già menzionato nel post di ieri che indica precisamente la direzione.


I pensieri e i nostri insight sono sospesi (Mercurio in Ariete) devono attendere che qualcosa maturi... e così le nostre emozioni profonde e connessioni con il Divino (Venere in Pesci).


Come se il Cielo ci avesse detto di aspettare...di rimanere un attimo in silenzio, fermi, in ascolto per poi riprendere il cammino ma con una presenza e azione per se stessi più netta e chiara.


La Luna nel suo viaggio odierno congiunge Urano in Toro come se volesse calmare anche lui con una dolce carezza sussurrata all'orecchio.


Anche i numeri che vengono citati rispetto ai gradi sono significativi e meriterebbero una riflessione e invito le “numerologhe all'ascolto” a scrivere nei commenti il vostro pensiero se trovate una simbologia significativa legata al discorso.


Rimango in attesa..


“..e quindi uscimmo a riveder le stelle..”


Liana Celesti



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