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BUON PRIMO MAGGIO CON VENERE IN QUADRATURA A PLUTONE

Appena entrata nel nuovo segno anche Venere deve passare “l'esame” del Signore dell'oscurità e del mondo di sotto.


Plutone in Acquario infatti a 2° viene raggiunto in quadratura da Venere in Toro. E' interessante osservare che lo stesso tipo di energie viene coinvolto dalla quadratura dei due luminari, Sole e Luna, rispettivamente a 11° Toro e 11° Acquario.


Il Toro è un segno di Terra concreto, pigro, resistente fisicamente, lento, materiale, ingenuo e semplice allo stesso tempo, legato alla natura, alle tradizioni e al possesso, alle cose genuine e di buon gusto, al nutrimento.


L'Acquario al contrario è un Segno d'Aria, libero, leggero, veloce, intelligente e arguto, che pensa al futuro, al noi, al benessere collettivo e ai diritti di tutti; è tutto ciò che comprende i pensieri, i cambiamenti necessari, le novità, la mente, la libertà e la fratellanza, che apre i confini del “mio” per entrare nel “nostro”. Qui il possesso è concepito solo in relazione alla conquista di un diritto.


Le stesse tematiche le abbiamo affrontate con la congiunzione di Urano e Giove in Toro, dove Urano rappresenta l'elemento Acquariano mentre Giove quello Taurino.


E' curioso pensare che dopo quella potente congiunzione avvenuta al 21 di aprile (per chi l'avesse perso lascio il link al mio articolo sulla congiunzione https://www.isegretidelcielo.it/post/giove-e-urano-congiunti-in-toro-cosa-accade ) ora si ripresentano le stesse energie chiamate in ballo, quando ancora, anche se in lento allontanamento Urano e Giove sono ancora congiunti tra loro.


Mi sembra evidente il messaggio o suggerimento delle stelle di riuscire a trovare una quadra tra i due elementi e credo che il punto d'incontro possa essere rappresentato dal Nutrimento.


Il Toro nutre in maniera naturale e sana, dal principio della vita, e protegge nel compito di madre; L'Acquario nutre i pensieri, i progetti e la via da intraprendere per sentirsi realizzati e autentici.


Come se volessero indicarci che la via è nell'unione dei due: da una parte mantenendo un legame profondo e indissolubile con l'origine, le radici e le tradizioni che ci hanno permesso di essere chi siamo ora e di arrivare dove siamo arrivati oggi; dall'altra il richiamo verso la vita ed il futuro da realizzare ci invitano ad ascoltare i nostri pensieri di autenticità affinché senza indugio possiamo trovare il coraggio di seguire la via che ci renderà felici e liberi di essere noi stessi.


Tutto in unione con l'altro, senza separazione, gelosia, possesso e bramosia.


“Io sono e tu sei me” recita un saluto indiano. Siamo tutti uguali qui a percorrere lo stesso tratto di strada e per questo possiamo comprendere il nostro vicino e fratello perché lui è come noi.


“..e quindi uscimmo a riveder le stelle..”


Liana Celesti



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